Le bioplastiche sono davvero la soluzione che può ovviare al problema della plastica monouso che prolifera e inquina l'ambiente e i mari? La risposta è affermativa: le bioplastiche sono infatti normalmente realizzate con derivati degli zuccheri, cioè polisaccaridi, di origine vegetale, come amido o cellulosa, oppure animale, come la chitina.
I polisaccaridi di origine vegetale vengono ridotti chimicamente fino a ottenere la molecola del glucosio, da cui si parte con una nuova polimerizzazione per ottenere questa volta molecole, come l’acido lattico. I polisaccaridi, come succede con l’amido, si possono anche plasticizzare con sostanze adatte allo scopo, come il glicerolo.
Lo standard europeo che definisce il riciclaggio organico degli imballaggi è l’UNI EN 13432. Lo standard UNI EN 14995 definisce invece i prodotti in plastica compostabili, non usati come imballaggi. Questi standard definiscono luoghi, tempi e percentuale minime di biodegradazione.